Lo si sa: l’uomo ha il dono della parola per comunicare, ma quando si tratta di parlare in una lingua che non è quella propria è più che normale che si presentino delle “complicazioni”, degli incidenti di percorso provocati, nella stragrande maggioranza dei casi, da incertezze ed insicurezze provocate da una formazione ed una conoscenza inadeguate ed in alcuni casi, perfino scarse.
Ci addentriamo così, con passo timido ed impaurito, attraverso un mondo a noi per lo più ignoto, scuro e tetro, cercando di superare alla meno peggio, quella giungla spietata, sentendo dentro quella voragine crescerci dentro.
Per intenderci è un pò come quella sensazione devastante che, in un determinato momento della nostra vita (confessiamocelo pure!) tutti noi abbiamo avuto quando ci siamo presentati ad un esame impreparati, con una preparazione per lo più diciamo… debole (per evitare di infierire ヅ) e succube di quel mostro indegno chiamato “ansia” dopo una nottata popolata dai peggiori incubi.
ℂ𝕆𝕄𝔼 𝔼𝕍𝕀𝕋𝔸ℝ𝔼 𝕋𝔸𝕃𝔼 𝕋ℝ𝔸𝔾𝔼𝔻𝕀𝔸?
Non ci rimane altro che uno studio della lingua approfondito, nello specifico della pronuncia ricorrendo a degli strumenti, al mio avviso, fondamentale:
𝗜 𝗦𝗜𝗠𝗕𝗢𝗟𝗜 𝗙𝗢𝗡𝗘𝗧𝗜𝗖𝗜
Imparare il giusto suono collegato ad ogni simbolo fonetico è importantissimo! Così facendo infatti, possiamo andare a rafforzare tutti quei suoni già conosciuti ed esistenti nella nostra propria lingua, ma cosa più importante: IMPARARE QUEI SUONI A NOI IGNOTI, in modo da prendere una padronanza effettiva della lingua.
La lettera ‘H’ per esempio, è uno di questi suoni. Rappresentata con il simbolo fonetico /h/, per pronunciarla nel modo giusto, immagina di dover pulire i tuoi occhiali e di soffiarci forte contro. Ecco quello è il suono che dovresti produrre. Il suono poi, deve essere riprodotto in maniera chiara e forte, senza risparmiarci!
Altrimenti si potrebbe finire per dire una cosa per un’altra, proprio come in quella occasione in cui mi ritrovai fuori a cena con amici, tra cui uno tra loro di madrelingua inglese, ed anziché dire che mi sentivo affamata con un: “I’m hungry”, finì per dire “I’m angry”! Ricordo ancora lo stupore prendere forma sul viso di questo amico inglese che non capì poi il perché ero arrabbiata dopo aver trascorso insieme qualche paio d’ore tra risate e divertimento.
Quindi, falla proprio sentire questa ‘H’ onde evitare delle figuracce come la mia! ☹
Alcune parole con con questo suono?Happy /hæpi/ felice), hat /ˈhæt/ cappello), hate /ˈheɪt/(odiare).
Poi abbiamo la ’S’, confusa spesso con una ‘Z’ e pronunciata senza nessuna variazione con rispetto tra loro, finendo così per mettere lo stesso suono sia che ci si trovi davanti una parola con la ’S’, la ‘Z’, o altri suoni simili.
Nella lingua inglese invece, ci sono due suoni ben distinti. Ci ritroviamo a che fare infatti con una ’S Lunga’ /s/, simile al verso di un serpente, quella dell’italianissima “storia”, e che troviamo in parole come snake /ˈsneɪk/ serpente) per l’appunto, sleep /sˈliːp/ (dormire) o slow /sˈloʊ/ (lento).
Mentre il suono del fonema /z/ è più simile al rozzo di una mosca o delle api, perciò è sonora (ha il vibrato) ed è più corto, meno prolungato di quello precedente. Parliamo quindi del suono che troviamo in parole come zip /ˈzɪp/, gaze /ˈɡeɪz/ (sguardo) e size /ˈsaɪz/ (dimensione). Da notare che in quest’ultima in realtà ci ritroviamo entrambi i suoni!
La ‘TH’ ha due suoni fondamentali e più semplici da eseguire da quello che si pensa. Uno vibra /ð/, l’altro /θ/ no. Quest’ultimo ha lo stesso suono di una ’S SIFULA O ZEPPOLA’ per intenderci, mentre che per facilitare la sua esecuzione ti andrebbe un mio consiglio? Ok, allora metti la lingua tra i denti ed immaginando di avere un pelucco oppure un capello sulla punta della lingua prova a sputarlo via.
Vedrai che esercitandoti finirai per far fare un bagno di saliva ad ogni i cosa ci si trovi davanti a te, ma il suono sarà eseguito alla perfezione!ヅ È quella in think /ˈθɪŋk/ ( pensare), theatre /ˈθiːətər/ (teatro) e path /ˈpæθ/ (sentiero).
Quella sonora invece è più simile ad una ‘D’ per così dire e volendo semplificare il tutto ma senza dimenticarti., anche qui, di posizionare la lingua tra i denti ,mentre emetterai questo suono… tu non vergognarti, e falla vedere a tutti!!! ヅOttimi esempi di parole con questo suono sono that /ðæt/ (quello/a), then /ðɛn/ (poi), father /ˈfɑːðə/ (padre).
La nostra carrellata continua ora con la schwa, raffigurata con una sorta di ‘e’ capovolta /ə/. Per emettere questo suono in realtà ci vuole davvero poco: apri la bocca, la tieni semiaperta, in posizione di totale relax e fai uscire l’aria. Un pò come quando facciamo quelle pause nei nostri discorsi ed emettiamo quella sorta di “ehm”, ma senza la ‘M’ ovviamente! E la troviamo in about /
əˈbaʊt/ ed in weather /ˈwɛðə/.
‘R’, anche questa ha un suono di tutta considerazione. Da non confondere con la ‘L’ ma neanche con una ‘R’ forte e marcata come quel ‘rrrrrrrrrr’ che usiamo quando si cerca di imitare il rombo di un motorino in partenza! Per pronunciarla qui dobbiamo posizionare la lingua in maniera da non deve toccare nessun punto all’interno della bocca durante la sua esecuzione, come in race /reɪs/ (corsa), right /raɪt/ (destra), rock /rɒk/ (roccia).
Da tenere presente però che a volte non si pronuncia neanche! Come in hard /hɑːd/ (duro), floor /flɔː/ (pavimento) o car /kɑː/ (auto). E questi non sono neanche le uniche occasioni in cui possiamo trovare delle lettere all’interno delle parole che non si pronunciano!
E qui ti riporto qualche esempio:
walk – camminare
doubt – dubbio
answer – risposta
here – qui
listen – ascoltare
tired – stanco
fruit – frutto (senza la ‘i’… mi raccomando!)
know – conoscere
honest – onesto
Questi ovviamente sono solo alcune delle tantissime parole contenenti delle lettere che non si pronunciano, le ‘SILENT LETTERS’. Altro materiale su questo ed altri argomenti riguardanti la pronuncia della lingua inglese le puoi trovare sul mio libro:
“ENGLISH DRIVES ME NUTS!” Di Marcela Mingrone
Reperibile in formato ebook e cartaceo per uno studio più agevolato, al suo interno troverai inoltre spiegazioni su altri fonemi con esempi e dei scioglilingua per esercitarti un pò.
Perciò non demordere!!!! Impegnati nella pratica in qualsiasi momento, quando vai al lavoro o a prendere i bambini a scuola, mentre fai i mestieri di casa, davanti allo specchio e registrati anche! Potrai così facendo riascoltare la tua pronuncia ed individuare più facilmente quelli che sono i tuoi punti deboli per poi dedicarti al suo miglioramento. Vedrai che così facendo riuscirai a parlare l’inglese proprio come un madrelingua… o quasi! ヅ
Qui di seguito ti lascio il link di collegamento per vedere ed ascoltare questo intero articolo. Buona visione and… see you soon!
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