ƑALSƐ ƑRIƐƝƊS in agguato!

I FALSI AMICI DA EVITARE

Nuovo articolo, una nuova rubrica e nuovo grattacapo da risolvere che crea non poca confusione e perciò merita soffermarsi e dedicarci qualche minuto in più. 

Uno degli sbagli maggiori tra quelli con i quali ci si può inciampare quando si è intenti ad imparare una nuova lingua, è quella di continuare a pensare nella propria lingua madre ed essere convinti, quasi istintivamente, che basta tradurre letteralmente ogni frase per assicurarci la buona riuscita.

Beh, mi dispiace dirtelo, ma questa è un po’ come quella di Babbo Natale, le renne, la slitta che vola e tutto il resto… non ci avrai mica creduto!
Ebbene sì, si tratta solo di una bellissima illusione! Ed anche se lo so che avresti preferito a questo punto rimanere nel mondo dei sogni, pare tocchi proprio a me darti quel famoso pizzicotto e farti svegliare dal tuo incantesimo.

Devi sapere che questo modo di fare non può che causare numerose “cadute” durante il proprio percorso formativo.

Tuttavia, la buona notizia è che, essendo che si tratta solo di una questione di “abitudine mentale” quella che ci porta a commettere determinati errori, si può facilmente smascherare e sconfiggere. Perciò come per ogni cosa nella vita, la prima tattica per far piegare un “potenziale avversario” è quella di riconoscerlo per poi affrontarlo e vincere la guerra.

Curios@ di sapere di cosa sto parlando? Sto parlando di nientepopodimeno che dei ƑALSƐ ƑRIƐƝƊS! Ok, ok… non si capisce molto per ora. Servirebbe una descrizione un po’ più dettagliata, sono d’accordo.

Allora inizio per raccontarti che anche nella lingua inglese ci sono delle parole di derivazione latina, il cui significato si è evoluto in maniera indipendente, risultando così ingannevole per chi non parla l’inglese correttamente o è alle prime armi, ma soprattutto, per chi è abituato ad associare quelle parole a tutt’altro significato.

Questa loro caratteristica li fa diventare dei potenziali “nemici” per chi, all’ora di parlare in inglese, pensa prima in italiano e poi traduce in inglese. Loro sono la quintessenza di questo equivoco e saranno sempre pronti, nascosti dietro ad ogni angolo, ad ingannarci in qualsiasi momento.

Tra la lingua inglese e l’italiano, numerose sono le parole che possono essere fuorvianti da questo punto di vista, certamente più di quante ne avremo mai voluto!

Perciò anche se non ho nessuna intenzione di startela a menare con delle liste infinite e noiose, non mi rimane altro che stilare un elenco qui di seguito con i casi più comuni ed eclatanti di falsi amici, in modo da averli a portata di mano per un consulto preventivo.

Ecco quindi a te, le coppie italiano-inglese più famose tra i False Friends!

Eventually /ɪˈvɛnʧəli/ ≠ NON è “eventualmente” (possibly /ˈpɒsəbli/)
= ma “ALLA FINE”
Casual /ˈkæʒjʊəl/ ≠ NON è “casuale” (random /ˈrændəm/)
= ma “INFORMALE”
Confidence /ˈkɒnfɪdəns/ ≠ NON è “confidenza” (intimacy /ˈɪntɪməsi/)
= ma “FIDUCIA”
Preservatives /prɪˈzɜːvətɪvz/ ≠ NON è “preservativi” (condom /ˈkɒndɒm/)
= ma “CONSERVANTI”
Incident /ˈɪnsɪdənt/ ≠ NON è “incidente” (accident /ˈæksɪdənt/)
= ma “EVENTO”
Commodity /kəˈmɒdɪti/ ≠ NON è “comodità” (comfort /ˈkʌmfət/)
= ma “MERCE/PRODOTTO”
Estate /ɪsˈteɪt/ ≠ NON è “estate” (summer /ˈsʌmə/)
= ma “PROPRIETA’”
Library /ˈlaɪbrəri/ ≠ NON è “libreria” (bookshop /ˈbʊkʃɒp/)
= ma “BIBLIOTECA”
Patent /ˈpætənt/ ≠ NON è “patente” (driving license /ˈdraɪvɪŋ ˈlaɪsəns/)
= ma “BREVETTO”
Large /lɑːʤ/ ≠ NON è “largo” (wide /waɪd/)
= ma “GRANDE”
Romance /rəʊˈmæns/ ≠ NON è “romanzo” (novel /ˈnɒvəl/)
= ma “STORIA D’AMORE”
Sympathy /ˈsɪmpəθi/ ≠ NON è “simpatia” (likableness /ˈlaɪkəblnəs/)
= ma “COMPASSIONE”
Mansion /ˈmænʃən/ ≠ NON è “mansione” (task /tɑːsk/)
= ma “VILLA”
Comprehensive /ˌkɒmprɪˈhɛnsɪv/ ≠ NON è “comprensivo” (understanding /ˌʌndəˈstændɪŋ/)
= ma “esaudiente”
Argument /ˈɑːgjʊmənt/ ≠ NON è “argomento” (topic /ˈtɒpɪk/)
= ma “LITIGIO”
Consistent /kənˈsɪstənt/ ≠ NON è “consistente” (substantial /səbˈstænʃəl/)
= ma “COERENTE”
Parents /ˈpeərənts/ ≠ NON è “parenti” (relatives /ˈrɛlətɪvz/)
= ma “GENITORI”
Rumour /ˈruːmə/ ≠ NON è “rumore” (noise /nɔɪz/)
= ma “DICERIA”
Stamp /stæmp/ ≠ NON è “stampa” (press /prɛs/)
= ma “FRANCOBOLLO”
Camera /ˈkæmərə/ ≠ NON è “camera” (room /ruːm/)
= ma “MACCHINA FOTOGRAFICA” fotografica”
Actually /ˈækʧʊəli/ ≠ NON è “attualmente” (currently /ˈkʌrəntli/)
= ma “IN REALTA’”
Chest /ʧɛst/ ≠ NON è “cesto” (basket /ˈbɑːskɪt/)
= ma “PETTO”
Annoy /əˈnɔɪ/ ≠ NON è “annoiare” (bore /bɔːr/)
= ma “INFASTIDIRE”
Comics /ˈkɒmɪks ≠ NON è “comico” (funny /ˈfʌni/)
= ma “FUMETTI”
Notice /ˈnəʊtɪs/ ≠ NON è “notizia” (news /njuːz/)
= ma “AVVISO, CARTELLO, NOTARE”
Brave /breɪv/ ≠ NON è “bravo” (good /gʊd/)
= ma “CORAGGIOSO”
Pretend /prɪˈtɛnd/ ≠ NON è “pretendere” (demand /dɪˈmɑːnd/)
= ma “FINGERE”
Factory /ˈfæktəri/ ≠ NON è “fattoria” (farm /fɑːm/)
= ma “FABBRICA”
Fabric /ˈfæbrɪk / ≠ NON è “fabbrica” (factory /ˈfæktəri/)
= ma “TESSUTO”

Ok, direi che come primo elenco potrebbe andare…  ̄▽ ̄ …. Nahhhh… Guarda che scherzavo! Anche in questo caso perseverare sarebbe diabolico e con un altro elenco come questo ci sarebbe da ammazzarsi!

Perciò direi che questo campione va più che bene per dare un senso a questo articolo… E cosa più importante: è più che sufficiente per metterti in guardia!

Tuttavia… se hai animo da masochista… ecco che allora ti lascio una lista abbastanza completa, suddivisa in tipologia di vocaboli che puoi avere sempre a portata di mano anche laddove tu fossi in quella fase non solo di parlato ma anche di scrittura. Buona lettura! ヅ





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Pubblicato da corsiling

Marcela Mingrone, argentina di Buenos Aires, ufficialmente è una insegnante d'inglese ed ufficiosamente una traduttrice. Nata e vissuta nel suo paese nativo per i suoi primi anni di vita, si trasferisce in Italia, paese che tuttora l'accoglie e che lei ha fatto casa sua. dopo i suoi studi sulla lingua inglese. e durante il suo percorso come insegnante, prova sulla propria pelle cosa vuol dire imparare ed insegnare con metodi tradizionali, sinonimo, nella maggior parte dei casi, di corsi noiosi e perfino austeri, ottenendo come risultato apprendimenti faticosi ed inefficaci. È così che nasce una tecnica di insegnamento tutta sua. Portando la sua esperienza come allieva e la sua capacità come insegnante, si dedica ad educare. grandi e piccini, servendosi del divertimento, tuttavia senza tralasciare l'importanza e la qualità dei contenuti. Consapevole di non poter insegnare la lingua inglese come lo farebbe un nativo anglosassone, la sua tecnica si focalizza su tutte quelle difficoltà che un italiano deve affrontare quando si affaccia all'apprendimento di questa lingua, capendo ed anticipando quelli che possono essere gli ostacoli durante lo studio, e proprio perché affrontate da lei stessa nel proprio percorso formativo.