ՏӀⱮƤlҼ ƤⱭՏƬ ƬҼƝՏҼ
Uno dei temi appartenenti alla grammatica inglese di cui non si può fare a meno di sapere per riuscire a esprimersi nell’inglese parlato è sono proprio i tempi verbali. In questo articolo esamineremo uno di loro: il Pαѕт Sιмple.
Vedremo insieme quando si utilizza e come si forma, cercando di dissipare dubbi ed eventuali futuri errori.
ℚ𝕌𝔸ℕ𝔻𝕆 𝕊𝕀 𝕌𝕊𝔸
Non c’è un tempo verbale italiano preciso ed unico al quale si possa dire che questo Pαѕт Sιмple corrisponda, infatti dipende molto dal contesto, così alcune volte potrebbe essere tradotto all’indicativo imperfetto (parlavo, parlavi, parlava…), altre con un passato prossimo (ho parlato, hai parlato…), ed altre ancora al passato remoto (parlai, parlasti…). Quindi a questo punto, la buona notizia è che laddove per un italiano ci vorrebbero tre tempi verbali per esprimere dei concetti al passato, per un anglosassone ne serve solo uno. Perciò meno roba da imparare, il che non è per niente male!
Ma allora quando si usa? Il Pαѕт Sιмple o Sιмple Pαѕт, si utilizza per esprimere un’azione svolta e conclusa al passato, sia che questa azione è stata conclusa 1 secondo fa o 10 milioni di anni fa e quando vogliamo specificare “WHEN” (quando, in che preciso momento o periodo) nel passato l’azione è avvenuta.
La durata dell’azione non è importante, lo è invece il fatto che sia già finita e che si dica QUANDO si sia svolta, e per indicare in che momento si è verificato un determinato avvenimento, il Sιмple Pαѕт ricorre all’utilizzo di alcuni avverbi o espressioni temporali: often, sometimes, always, last week/summer/night/month/year, when I was a child, yesterday, six weeks/a minute/ an hour/three days ago, the other day, ages ago, a long time ago, it’s (about/high) time.
ℂ𝕆𝕄𝔼 𝕊𝕀 𝔽𝕆ℝ𝕄𝔸
Affermativa
Soggetto + verbo base + ed
Es.: Mary played tennis last Saturday.
Negativa
Soggetto + did not + verbo base
Es.: Mary did not/didn’t play tennis last Saturday.
Interrogativa
Did + soggetto + verbo base
Es.: Did Mary play tennis last Saturday?
La forma interrogativa in inglese, come avrai capito da te, non funziona come in italiano dove l’unica cosa a cambiare è l’intonazione. Per fare delle domande in inglese dobbiamo rispettare una certa struttura che la si potrebbe sintetizzare, per semplificare, con l’acronimo: QU.A.S.I., che sta per:
– Question word (parole che si usano0 per formulare delle domande: where, when, who, what, how…);
– Auxiliary verb (verbo ausiliare che in questo caso è DID);
– Subject (soggetto);
–Infinitive verb (verbo all’infinito o base).
Vediamo però insieme QU.A.S.I. all’opera con qualche esempio.
Es.: Se volessimo chiedere: Dove sei andato ieri?
Usando QU.A.S.I. la domanda risulterebbe così:
Where did you go yesterday?
QU. A. S. I.
Ma per tornare alla formazione di questo tempo verbale e come avrai capito leggendo negli esempi riportati precedentemente, per coniugare un verbo al Sιмple Pαѕт (ed il participio passato –past particple- Es. in italiano “andato”, “amato”…) basterà aggiungere al medesimo la desinenza -ED quando è nella sua forma base.
Attenzione però! Perché questa regola non è valida proprio per TUTTI i verbi inglese.
Nella lingua anglosassone ci sono due tipi di verbi: quelli regolari, ai quali andremo ad aggiungere -ED finale, e quelli irregolari, i quali hanno una forma propria, tutta da memorizzare, non c’è una regola precisa che ci possa aiutare a capire com’è che cambiano… I’m sorry! Per farlo è necessario conoscere la seconda colonna del paradigma, che non è altro che l’insieme delle voci fondamentali di un verbo, da cui si formano tutti i tempi verbali.
ᖴOᖇᗰᗩ ᗷᗩSᕮ |SIᗰᑭᒪᕮ ᑭᗩST |ᑭᗩᖇTIᑕIᑭIO ᑭᗩSSᗩTO |In italiano
be was/were been essere
become became become diventare
begin began begun cominciare
catch caught caught afferrare
choose chose chosen scegliere
cut cut cut tagliare
do did done fare
Questi, ovviamente, sono solo alcuni tra i tantissimi verbi di uso comune che troverai nel paradigma dei verbi inglesi. Se vuoi avere l’elenco completo dei verbi irregolari a portata di mano, ti lascio qui sotto il file in formato PDF con il paradigma dei verbi irregolari inglesi da scaricare.
Ora la buona notizia a tutto ciò è che i verbi, una volta coniugati al Sιмple Pαѕт, saranno uguali per tutte le persone (quindi nessuna -S da aggiungere alla terza persona come accade ad esempio nel Simple Present).
Ci sono però delle regole ortografiche e di pronuncia da rispettare quando si aggiunge la desinenza -ED ai verbi regolari.
VERBI REGOLARI: REGOLE ORTOGRAFICHE
Quando aggiungiamo -ED alla forma base del verbo dobbiamo fare attenzione ad alcune regole ortografiche, che saranno valide non solo per il Sιмple Pαѕт, ma anche per il Pʀᴇsᴇɴᴛ Pᴇʀғᴇᴄᴛ.
– Se il verbo nella sua forma base termina già per -E, ci toccherà aggiungere soltanto la -D:
Es.: like (piacere) → like
NON likeed , non è il caso di essere generosi con le -E!
– Nei verbi che terminano con consonante + -Y, dobbiamo cambiare la -Y in -i e poi aggiungere -ED:
Es.:study (studiare) → studied
NON studyed!
– Se il verbo termina, invece, vocale + -Y, la -Y rimane e aggiungiamo -ED:
Es.: play (giocare) → played
– Con un verbo che termina con una vocale seguita da una consonante, dovremo raddoppiare la consonante ed aggiungere -ED, sia per:
i verbi formati da un’unica sillaba che poi finiscono con una vocale seguita da una consonante:
Es.: stop (fermarsi) → stopped
NON Stoped!
MA: clean → cleaned
*Se ti stai chiedendo come mai il verbo CLEAN apparterrebbe a questa categoria (monosillabi terminanti con una sola consonante preceduta da UNA SOLA vocale), tieni presente che nella lingua inglese si fa sempre riferimento al suono delle singole sillabe → /kliːn kliːnd/.
i bisillabi con accento sull’ultima sillaba come:
Es.: prefer (preferire) → preferred
ed infine per i verbi che terminano per vocale + L come:
Es.: travel (viaggiare) → travelled
MA: reveal → revealed
Occhio alla penna però! Non dimenticare che la “W” NON è considerata come una consonante, quindi NON RADOPPIA!
– I verbi che finiscono con -W e -X seguono la regola base:
Es.: mix (mischiare) → mixed
snow (nevicare) → snowed– Se il verbo, invece, termina in -IC, dobbiamo aggiungere una -K:
Es.: picnic (fare picnic) → picnicked
VERBI REGOLARI: PRONUNCIA DELLA DESINENZA -ED
Tanto per cambiare, anche in questa occasione la lingua inglese ci prova a metterci il bastone tra i piedi tentando di farci “inciampare” nella pronuncia di questi verbi regolari quando coniugati al Sιмple Pαѕт. Infatti questa desinenza -ED può essere pronunciata in tre modi diversi: come /id/, esempio di ciò lo sono ’needed’ o ‘wanted’, come una /t/ come per ‘watched’, e come una /d/ ed è il caso di ‘called’ tra altri.
Ma come capire in quale di questi tre modi dobbiamo pronunciare il verbo di turno? Tranquillo, non agitarti, che un metodo per risolvere questo paradosso c’è anche in questo caso.
- se gli ultimi suoni consonantici sono‘T’ o ‘D’, aggiungendo un ‘-ED’ al verbo, emetterai il suono /id/. Es.: decided /dɪˈsaɪdɪd/.
- quando i verbi termineranno con l’ultimo suono consonantico sordo (unvoiced), si pronuncerà una /t/ finale.
Es.: ‘washed’, ‘mixed’, ‘dropped’ e ‘watched’
/wɒʃt/ /mɪkst/ /drɒpt/ /wɒʧt/
– quando i verbi termineranno con un’ultimo suoni consonantico sonoro (voiced), questa desinenza -ED suonerà come una /d/.
Es.: ‘colored’, ‘called’ e ‘loved’
/ˈkʌləd/ /kɔːld/ /lʌvd/.
Perciò se ti troverai con dei suoni consonantici considerati muti (unvoiced), e cioè se quando pronuncerai quella consonante, appoggiando delle dita sulla tua gola, non sentirai delle vibrazioni durante l’esecuzione, avranno una desinenza -ED con suono /t/, mentre quelle considerate sonore (voiced), e cioè con vibrazione durante l’esecuzione, il suo suono corrisponderà ad un /d/.
Ora, siccome non è che potrai dire al tuo interlocutore di turno: “aspetta, fammi capire se questa vibra oppure no”, mentre proverai magari a rispondere una sua domanda portando la tua mano in gola, direi che ci vuole una regola un pò più “praticabile”. Perciò eccoti servita questa:
PAROLE FINITE CON: P – F – K – S – SH – CH (consonanti mute) → vorranno la T
PAROLE FINITE CON: B- V- G – Z – J – J– M – N – L- R (consonanti sonore) → vorranno la D
PAROLE FINITE CON: T – D → vorranno ID
L’importante è che tu abbia sempre presente che questa desinenza NON si pronuncia MAI ED!
E per quanto riguarda il Sιмple Pαѕт, MAI TRADURRE PAROLA PER PAROLA! Finiresti per fare degli errori colossali! Non ci credi? Facciamo qualche esempio.
Metti che tu volessi dire:
Io ho mangiato… → corrisponderebbe ad un Passato Prossimo italiano, giusto?
Se ci mettessimo a tradurre parola per parola si finirebbe per dire:
I have ate… → e questo decisamente NON corrisponderebbe ad un Sιмple Pαѕт, anzi, non corrisponderebbe a nessun tempo verbale inglese!
Un’altro esempio? Ok… Ora supponiamo di voler dire:
Io sono arrivato…
Proviamo a tradurlo letteralmente?
Iam arrived… → ed anche qui direi che decisamente non siamo davanti ad un Sιмple Pαѕт.
Morale della favola: IN INGLESE MAI TRADURRE DALL’ITALIANO LETTERALMENTE!|
OK, direi che per questo argomento è tutto. Se ti sono rimasti dei dubbi girando per la tua testolina, oppure se hai dei commenti da fare su questo argomento ma anche se vuoi suggerire degli altri, puoi scrivermi nella casella qui sotto, risponderò appena mi sarà possibile.
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