# 3 ᵀᴿᵁᶜᶜᴴᴵ ᴾᴱᴿ ᴵᴹᴾᴬᴿᴬᴿᴱ ᴬ ᴾᴬᴿᴸᴬᴿᴱ ᴵᴺ ᴵᴺᴳᴸᴱˢᴱ

Spesso e volentieri, girando per internet alla ricerca di un qualcosa che ci possa aiutare ad imparare la lingua inglese, c’imbattiamo in corsi dedicati a tale scopo ma tutti praticamente concentrati solo ed esclusivamente sulla grammatica. D’altronde come biasimarli? Perfino nelle scuole ci si concentra soprattutto sulla grammatica!

Ecco dunque che partono regole grammaticali noiose ed infinite da assimilare, teoria su teoria tutta da memorizzare, senza una logica, che in più delle volte rimangono incomprensibili. E chi, a quel punto, ormai completamente sfiduciat@, non si è arreso o quanto meno chiesto se quello fosse o meno il percorso giusto da fare.

Quando si è intenti nell’imparare una seconda lingua la meta è sempre una ed è sempre quella: riuscire a comunicare in quella lingua. Il che non preclude saper fare dei discorsi universitari sulla letteratura passata e contemporanea ma semplicemente poter sostenere una normalissima conversazione, comprensibile a noi stessi ed al nostro interlocutore di turno laddove si presentasse l’occasione.

A questo punto posso solo dirvi: Rallegratevi fratelli! Perché c’è una buona notizia! Per parlare in inglese e muovere i primi passi verso una comunicazione minima ma soddisfacente, non c’è assolutamente bisogno di imparare tutta quella roba che spaventa e scoraggia al solo pensiero.

Scatta così l’operazione: PARLARE IN INGLESE e tre sono i punti di forza su cui ci si dovrebbe concentrare prevalentemente per raggiungere il nostro obbiettivo: COMUNICARE IN INGLESE.

1 Iмpαrα lα Grαммαтιcα ESSENZIALE

E lo so, starete pensando… ma se prima hai detto che non dobbiamo studiare tutta quella grammatica, com’è che ora ci dici di doverla imparare?

Io ho detto che non c’è bisogno di imparare TUTTA QUANTA QUELLA GRAMMATICA per riuscire a parlare in inglese, ma è ovvio che un minimo di grammatica sarà necessaria se si vuole riuscire nell’intento. Giusto quel minimo che ti consentirà di poterti esprimere, in maniera adeguata, e comprensibili.

Ma quali sono gli argomenti sulla grammatica inglese considerati essenziali per questo nostro scopo?

VERBO TO BE, non dovrà avere più segreti per voi. Perché è così importante? Lo è perché vi permetterà di capire e mettere in pratica tempi verbali fondamentali come il Present Continuous ed il Futuro ma anche il Passive Voice.

↦ LEARN THE FUNDAMENTAL TENSES, imparare dunque i tempi verbali fondamentali, tali quali Present, Past e Future.

YOU MUST LEARN KEY WORDS, dovete apprendere tutte quelle parole considerate essenziali per capire e comunicare, e cioè:

le QUESTION WORDS (WHEN, WHO, WHAT, WHERE, WHY, WHICH, WHOSE, HOW) quindi le parole che ci permettono di formulare e comprendere delle domande, un minimo di 25- 40 COMMON VERBS (HAVE, DO, SAY, GET, MAKE, GO, KNOW, TAKE, COME, SEE, LOOK, ASK, WORK, WATCH, TRY, THINK, FIND, TELL, LIVE, PLAY, GIVE, PUT, TALK, WALK, LIKE, etc.)quelli di uso frequente ed un piccolo, ma del tutto rispetto, campione di PHRASAL VERBS, parliamo sempre di quelli che si usano spesso e che magari più avanti andremo a vedere insieme, GLI ARTICOLI (THE, A, AN) e per finire un certo numero di AGGETTIVI in inglese (BIG, BEAUTIFUL, HIGH, EASY, WIDE, YOUNG, STRONG, NICE, UGLY, TALL, SMALL, IRON, BRUNETTE, WOODEN, ITALIAN, BRITSH, BLUE, RED, etc.), da quelli che hanno a che fare con l’umore, con la personalità, a quelli descrittivi.

A titolo informativo ti dico già che di aggettivi in inglese ce ne sono tantissimi e di diversi tipi, come quelli:

  1. i qualificativi (happy, tired, hungry, thirsty, ugly, etc.)
  2. i dimostrativi (this, these, that, those)
  3. i possessivi (my, your, his, her, its, our, their)
  4. i quantitativi (all, some, any, enough, much)
  5. Aggettivi che si creano da un verbo con i suffissi “ed” e “ing” (annoyed, closed, disappointed, embarrassed, interesting, exciting, shocking, amazing, boring, etc.)
  6. Aggettivi comparativi e superlativi.

che NON dovrai imparare proprio tutti ma che andremo ad analizzare più dettagliatamente in un secondo momento. Insomma, prenderemo inizialmente sotto esame quelli “indispensabili” per muovere i primi passi verso una comunicazione di base ma che si rispetti.

Inoltre quando utilizzerai più di uno di aggettivi all’interno della stessa frase dovrai fare attenzione e ricordare sempre di farlo rispettando la disposizione, l’ordine di priorità (al quanto misteriosa  ๏̯̃๏) in cui si dovranno susseguire, chiamata anche regola DOSCSACOMP.

Qui comunque ci sono varie scuola di pensiero a quanto pare, perché c’è chi semplifica, anche se di poco, questo acronimo con un DOSSACOMP, dove praticamente scompare la C di CONDITION (Io qui sotto ho scelto di riportare quella più “completa” diciamo così).

Tranquill@! Non abbiamo cambiato lingua improvvisamente e non è un mantra da recitare durante le tue pratiche di yoga!ヅ, ma semplicemente questa è una sigla o acronimo dove ogni lettera corrisponde alla lettera iniziale della categoria a cui appartiene l’aggettivo.

E perciò l’ordine da seguire DOPO AVER inserito un ‘DETERMINER’ cioè DOPO AVER SPECIFICATO IL NUMERO O QUANTITÀ oppure aver inserito uno tra A, AN THE, MY YOUR, HER, HIS, THIS, THOSE, SOME, ETC. è: 

D.ETERMINER/Numero/Articolo/Aggettivo Possessivo/Some, etc.: a, an, the, my, your, four, this, those, some, etc. + O.PINION/Opinione: nice, easy, lovely, smart, etc. + S.IZE/Dimensione: wide, narrow, huge, big, small, etc. + C.ONDITION, QUALITY/Condizioni/Qualità/Temperatura: used, worn, hot, cold, second class, warm, etc. + S.HAPE/Forma: square, spherical, flat, round, etc. + A.GE/Età: ten-year-old,old, young, ancient, etc. + C.OLOUR/Colore: brown, silver, brunette, red, greenish, etc. + O.RIGIN/Origine: Italian, Victorian, British, western, aborigin, etc. + M.ATERIAL/Materiale: glass, iron, wooden, cotton, etc. + P.URPOSE/Scopo, Finalità (spesso finiscono in -ING): walking (walking path: percorso a piedi/ walking stick: bastone da passeggio) cooking (cooking:cooking corner: angolo cottura), sleeping (sleeping bag: sacco a pelo), mixing (mixing bowl: terrina per mescolare), touring (touring car: macchina da turismo), etc..

Facciamo un esempio usandoli tutti in un’unica tirata?
There was a lovely, large, high quality, old fashioned, octagonal, golden, Venetian, crystal, decor vase in that shop.
Traduciamo letteralmente per capire meglio?
C’era un adorabile, grande, di alta qualità, vecchio stile, ottagonale, dorato, veneziano, di cristallo, vaso d’arredamento in quel negozio.

Per memorizzarla meglio però potresti anche imparare una bella canzoncina, che trovi online digitando “Order of adjective song”. Di seguito ti lascio il link https://www.youtube.com/watch?v=IuWhaA7P22Y, oppure vai qui sul mio canale Youtube per vedere il video dedicato a questo tema.

La conoscenza di questa “grammatica primaria” ti consentirà di creare delle frasi, gestendo ogni singola parte che lo forma, quasi fossero i pezzi di un puzzle, ma cosa più importante, TI CONSENTIRA DI PARLARE NELLA LINGUA INGLESE SOLO DOPO AVER SUPERATO QUALCHE MINIMO PASSAGGIO E RISPETANDO LE REGOLE GRAMMATICALI!

IT’S NOT GREAT?!?!… NON È GRANDIOSO?!?!

2Lιѕтeɴ, Lιѕтeɴ αɴd Lιѕтeɴ BUT Reαd TOGETHER

Ascoltare le persone mentre parlano in inglese aiuta tanto, e questo perché aiuta a capire l’intonazione, ci aiuta ad “aprire le orecchie” verso la nuova lingua, ad abituarsi ai suoni inglese.

Anche laddove non capirete tutto quello che viene detto, se qualche parola sfuggirà alla vostra comprensione, NON VI SCORAGGIATE! Vi dirò di più, anche laddove non capirete proprio nulla di quello che si è detto, non rinunciate a questa pratica e CONTINUATE AD ASCOLTARE i madrelingua in azione!

Anche 10 – 15 minuti al giorno di ascolto, serviranno per il vostro scopo e permetteranno di ottenere degli ottimi risultati.

Potresti ascoltare degli audiolibri e delle canzoni in inglese ma scegliete quelli che sono accompagnate di trascrizioni scritte in maniera di poter ASCOLTARE E LEGGERE 

CONTEMPORANEAMENTE!

Oppure potresti guardare dei film o delle serie TV ma con i SUBTITLES IN ENGLISH! I sottotitoli devono esserci ma in inglese. Magari per aiutarvi un po’ potresti scegliere dei film o telefilm che già conoscete, di cui già sapete la storia, proprio per concentrarvi di più sulla lingua.

Vedendo le parole scritte in inglese ed ascoltando la loro pronuncia contemporaneamente vi consentirà di migliorare nel: 𝙻𝙸𝚂𝚃𝙴𝙽𝙸𝙽𝙶, 𝙿𝚁𝙾𝙽𝚄𝙽𝙲𝙸𝙰𝚃𝙸𝙾𝙽 & 𝚅𝙾𝙲𝙰𝙱𝚄𝙻𝙰𝚁𝚈.

3 Mαĸe Mιѕтαĸeѕ

Ebbene Sì!!! Dovete sbagliare! Perché sbagliando ci sarà sempre qualcuno che vi correggerà, ed essendo corretti, rischiando anche di fare delle figuracce, non solo capirete in cosa avrete sbagliato ma non lo dimenticherete mai più!

Inoltre è solo parlando che riuscirai a testare il tuo inglese, la comprensione, ma soprattutto la tua pronuncia ed intonazione. Perciò lanciati! E quando lo farai ricorda sempre che così come tra noi italiani ci si sbaglia spesso e volentieri ad usare verbi, congiuntivi o pronunciare determinate parole, per gli inglesi è lo stesso, non sono tutti professori in lingua inglese e… SBAGLIANO NEL PARLARE ANCHE LORO!

… e questi erano i miei 3 consigli, quelli che ritengo fondamentali per la riuscita della nostra missione: ƤARLARƐ L’IƝƓLƐSƐ IƝ MAƝIƐRA ƇOMƤRƐƝSIƁILƐ ƤƐR ƝOI SƬƐSSI Ɛ ƤƐR ƓLI ALƬRI. Seguiteli e vedrete che non ne rimarrete delusi!

Comunque se preferisci “vedermi” più che leggermi, clicca qui, ti porterà al mio profilo Youtube ed al video in cui ti parlo di questo argomento.

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Pubblicato da corsiling

Marcela Mingrone, argentina di Buenos Aires, ufficialmente è una insegnante d'inglese ed ufficiosamente una traduttrice. Nata e vissuta nel suo paese nativo per i suoi primi anni di vita, si trasferisce in Italia, paese che tuttora l'accoglie e che lei ha fatto casa sua. dopo i suoi studi sulla lingua inglese. e durante il suo percorso come insegnante, prova sulla propria pelle cosa vuol dire imparare ed insegnare con metodi tradizionali, sinonimo, nella maggior parte dei casi, di corsi noiosi e perfino austeri, ottenendo come risultato apprendimenti faticosi ed inefficaci. È così che nasce una tecnica di insegnamento tutta sua. Portando la sua esperienza come allieva e la sua capacità come insegnante, si dedica ad educare. grandi e piccini, servendosi del divertimento, tuttavia senza tralasciare l'importanza e la qualità dei contenuti. Consapevole di non poter insegnare la lingua inglese come lo farebbe un nativo anglosassone, la sua tecnica si focalizza su tutte quelle difficoltà che un italiano deve affrontare quando si affaccia all'apprendimento di questa lingua, capendo ed anticipando quelli che possono essere gli ostacoli durante lo studio, e proprio perché affrontate da lei stessa nel proprio percorso formativo.

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