‘At On In: Le tre preposizioni che facevano timore NON SOLO alla figlia del dottore…’ Preposizioni di tempo: IN, AT, ON

Capita spesso di ritrovarci a canticchiare io testo della classica filastrocca per bambini, forse la più conosciuta, che recita: ‘Ambarabà Ciccì Coccò, tre civette sul comò che facevano timore alla figlia del dottore…’ e non sapere quale preposizione usare al momento di affrontare un esercizio o dover parlare. Questo grazie al fatto che la maggior parte delle volte non c’è corrispondenza tra le preposizioni che usiamo nella nostra lingua madre e quelle inglesi (Please, don’t translate literally!). Se poi parliamo delle preposizioni IN, AT, ON, la difficoltà raddoppia, in quanto non solo ce le ritroviamo tra le preposizioni di tempo, ma anche come preposizioni di luogo tra tantissime altre ancora.

Mi verrebbe da dire che, forse andrebbe meglio canticchiare: ‘At On In, tre preposizioni sulla tastiera che facevano timore NON SOLO alla figlia del dottore…’  (sì, lo so… si dovrebbe fare una revisione anche della musica ed degli arrangiamenti! ๏̯̃๏ ), quanto meno rispecchierebbe di più la situazione!


Anyway, in questo articolo, ci concentreremo sulle preposizioni di tempo IN, AT, ON spiegando quando usarle e come usarle citando qualche frase come esempio che aiuti a contestualizzare e capire meglio il loro utilizzo.


Ricordiamo prima però che le preposizioni in inglese sono parti invariabili del discorso, perciò non hanno maschile o femminile, ma neanche plurale o singolare. Servono per collegare gli elementi di una frase, e non solo! Le preposizioni servono per fornire delle informazioni in più e collocare un determinato soggetto in un contesto da vari punti di vista. Ecco perché ne esistono di vari tipi come quelle di luogo, di spazio, di tempo e così via.


Inoltre è sempre importante tenere presente che, rispetto all’italiano, in inglese non esistono le preposizioni articolate, ma bensì solo quelle semplici, e già solo per questa ragione io direi che la nostra situazione è migliorata tantissimo, insomma…ci poteva andare peggio!  ツ

Utilizzo e significato delle preposizioni di tempo IN, AT, ON

Le preposizioni di tempo specificano il momento o il periodo in cui avviene un’azione. Le principali preposizioni di tempo sono, per l’appunto: IN, AT e ON che corrispondono, più o meno, alle italiane in / a / su. 

IN ➺ Si usa in con:

le parti del giorno: morning, afternoon, evening.

I get up early in the morning.

Mi alzo presto al mattino.


i mesi

I was born in March.

Sono nato in marzo.

gli anni

I moved to Italy in 1990.

Mi sono trasferito in Francia nel 1993.

i secoli

In the XI century, sinks didn’t exists. 
Nel XI secolo non esistevano i lavandini.

periodi storici

The plague was greatly feared in the Middle Ages.
La peste era molto temuta nel Medioevo.

nomi delle stagioni

Last year it snowed in Spring! Lo scorso anno ha nevicato in primavera!

le decade

The novel is set in London in the 1960s.
Il romanzo è ambientato a Londra negli anni sessanta.

periodi di tempo ( in questo caso In può significare ‘FRA’)

He should be here in three hours. Dovrebbe essere qui fra tre ore.

AT ➺ Si usa la preposizione AT davanti a parole che indicano un gruppo di pochi giorni, parti o momenti del giorno e davanti alle ore, in qualunque modo siano espresse, perciò si usa con:

le ore

We’ll meet you at 6 o’clock.
Ci vediamo con te alle sei.

momenti precisi del giorno

At the weekend l usually read.
Nel fine settimana di solito leggo.

la parola night

I hate driving at night.
Odio guidare di notte.

I pasti

I’ll see you at lunch time.
Ci vediamo a pranzo.

periodi che in dicano festività

At Christmas l stay at home.
A natale sto a casa.

l’età

He became a doctor at the age of 27.
Divenne medico all’età di 27 anni.

ON ➺ Si usa la preposizione ON davanti a parole che esprimono un singolo giorno, in qualunque modo venga espresso. Ecco perché si usa con:

i giorni della settimana

On Thursday we go to the pub.
I giovedì andiamo al pub.

parti del giorno precedute da i giorni della settimana

On Saturday morning, I go for a run.
Di sabato mattina vado a correre.

le date

My birthday is on the 1st of April.
Il mio compleanno è il 1 aprile.

giorni particolari

On Christmas day l like to stay with my family.
Il giorno di Natale mi piace stare con la mia famiglia.

davanti a holiday

I’m in need of a holiday.
Ho bisogno di una vacanza.

Ora devi tenere sempre presente che le preposizioni di tempo ON e IN NON sin usano se l’espressione di tempo è preceduta da:

Every (ogni)

I go out every Monday.
Esco tutti i lunedì.

This/That (questo/quello)

I’m going out this evening.
Uscirò questa sera.

Last/Next (l’ultimo/il prossimo)

I went out last night.
Sono uscita ieri sera.

I am going out next week.

Esco la prossima settimana.


ON TIME or IN TIME



Detto tutto ciò, ci sono due espressioni molto comuni in inglese: ON TIME e IN TIME, tra le quali ci sarebbe una distinzione molto sottile ma importante da riconoscere in maniera da saperle usare correttamente.

Infatti ON TIME viene usato per segnalare che nil soggetto è ‘in orario’, ‘puntuale’ rispetto ad un orario convenuto.
Mentre IN TIME lo usiamo per indicare il fatto che il soggetto sia arrivato ‘in tempo’, quindi ad ultimo momento o comunque poco prima dell’ultimo minuto disponibile.

He is never on time, but she’s always in time for the beginning of the show.

AT THE END e IN THE END

A questo punto verrebbe da pensare che anche tra le espressioni AT THE END e IN THE END ci possa essere qualche differenza… ed effettivamente è proprio cosi!

Con AT THE END (Alla fine) cerchiamo di segnalare il momento o il luogo in cui qualcosa si ferma o finisce. Il suo significato può essere considerato come sinonimo di lastlyfinally. È comunemente usato come “frase preposizionale” per descrivere i finali reali. Per esempio, con la frase:

THERE’S A SMALL SUPERMARKET AT THE END OF THE STREET.
 
stiamo parlando di un qualcosa o qualcuno che si trova dove finisce la strada. Mentre nella frase:

I HAVE TO BUY MILK, IRON MY SHIRT, AND THEN PAY MY BILLS. THE DISHES ARE AT THE END OF MY TO-DO LIST.

il punto in discussione è l’ultimo della lista di cose da fare. E se guardiamo il seguente esempio:

MY BOSS EVEN COMPLIMENTED MY ENGLISH AT THE END OF MY PRESENTATION.


in questo caso ciò significa che qualcosa è accaduto quando la presentazione è terminata.


Ricorda anche qui che “at the end” può essere considerato come una sorta di ’puntatore’ verso ad un particolare momento e spazio. Tanto è così che lo possiamo anche usare in modo simile a quando usiamo delle frasi preposizionali come “at the beginning”, come quando per esempio facciamo riferimento all’inizio di una storia (at the start of the story), o alla parte anteriore di una casa (at the front of the house).

Tuttavia, c’è una volta in cui ‘at the end’ può effettivamente significare lo stesso di “in the end”. La comunemente usata frase “at the end of the day” (alla fine della giornata) ha il significato simile a “in the end”, infatti ‘At the end of the day’ significa ‘in conclusione’, o ‘il risultato è che…’.

IN THE END, considerato sinonimo di Ultimately, after all, invece è una frase inglese comunemente usata che collega una dichiarazione di risultato o risultato a una storia precedente. È spesso usato quando si parla del risultato finale dopo una serie di cambiamenti, o di eventi complicati e confusi. Per esempio:

THE RESTAURANT WE WENT TO HAD SO MUCH TO CHOOSE FROM ON THEIR MENU, BUT IN THE END, I HAD A STEAK. IT WAS DELICIOUS.

Questo indica che c’era una scelta da fare e che come risultato finale si è fatta una scelta ottenendo una decisione finale.

IT TOOK THEM TWO HOURS TO DELIVER MY PIZZA AND EVEN FORGOT TO ADD EXTRA PEPPERONI. I WAS SO MAD THAT I CALLED THE MANAGER, AND IN THE END, I GOT IT FOR FREE.

In questo caso si vuole indicare che questa persona non ha dovuto pagare per l’elemento su cui stanno discutendo.

Un’altra tip da ricordare quando si ha a che fare con la frase idiomatica IN THE END, è che va sempre seguita da una virgola.

“In the end, we are all students of something.”


Ed ancora un sorta di promemoria quando si decide tra “in the end” e “at the end”:

Se stai parlando della fine di una cosa, del tempo o di un luogo fisico, usa la frase preposizionale “at the end”.

Quando si vuole concludere l’esito di una serie di eventi, o fornire una chiara dichiarazione di un risultato, utilizza invece la frase “in the end.”

Quando usiamo ‘at the end’ ci si fa riferimento al momento in cui si ferma il singolo evento. Mentre, quando usiamo ‘in the end’, ci riferiamo a una sequenza di eventi.

Date un’occhiata agli esempi qui sotto:

At the end of the school day, the students finished their work and tidied up the classroom.


In the end, the students finished their work and tidied up the classroom.

Il primo esempio si riferisce a un evento specifico “la fine della giornata scolastica” (At the end of the school day). Si tratta di un singolo evento e non si riferisce a una serie di eventi.


Mentre “in the end” nel secondo esempio sta parlando di una serie di eventi. Non sappiamo quale sia la serie di eventi, ma possiamo immaginare che possano essere considerati eventi scolastici cose come correggere i compiti, completare l’incarico, parlare con altri studenti e così via.

“At the end of the school day” si occupa solo di quella parte particolare della giornata, tuttavia “in the end” sta affrontando altri eventi che si sono verificati durante la giornata scolastica, prima della fine della giornata scolastica.

SUMMING UP!  

Quando usiamo IN, AT ed ON quando parliamo di tempo?

IN Con periodi lunghi di tempo (anni, mesi, stagioni, secoli, settimane)

See you in a year!
See you in a week!
See you in April!

AT
Con ore, giorni e momenti specifici 

See you at 6 PM!
See you at Christmas!
See you at lunch!


ONOgni volta che viene “coinvolta” (o che è presente) la parola ‘DAY’

See you on Friday!
See you on Christmas Day!
See you on my birthday!



And that’s it! Lascio ora a te le conclusioni e mettere in pratica tutto ciò che è stato detto. Se poi ti senti un. Pò titubante anche riguardo l’utilizzo delle preposizioni IN, AT, ON come preposizioni di luogo, potrai trovare qui  https://www.corsiling.com/preposizioni-che-gran-grattacapo/ Un intero articolo dedicato a questo argomento mentre se vuoi sentire il ‘brivido’ di vedere ed ascoltare il video in cui ti spiego tutto quello che ci siamo ‘detti’ fino ad ora, eccoti accontentato! Clicca qui https://www.youtube.com/watch?v=E83C4xj6yws e mi vedrai in tutto “il mio splendore”!



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Pubblicato da corsiling

Marcela Mingrone, argentina di Buenos Aires, ufficialmente è una insegnante d'inglese ed ufficiosamente una traduttrice. Nata e vissuta nel suo paese nativo per i suoi primi anni di vita, si trasferisce in Italia, paese che tuttora l'accoglie e che lei ha fatto casa sua. dopo i suoi studi sulla lingua inglese. e durante il suo percorso come insegnante, prova sulla propria pelle cosa vuol dire imparare ed insegnare con metodi tradizionali, sinonimo, nella maggior parte dei casi, di corsi noiosi e perfino austeri, ottenendo come risultato apprendimenti faticosi ed inefficaci. È così che nasce una tecnica di insegnamento tutta sua. Portando la sua esperienza come allieva e la sua capacità come insegnante, si dedica ad educare. grandi e piccini, servendosi del divertimento, tuttavia senza tralasciare l'importanza e la qualità dei contenuti. Consapevole di non poter insegnare la lingua inglese come lo farebbe un nativo anglosassone, la sua tecnica si focalizza su tutte quelle difficoltà che un italiano deve affrontare quando si affaccia all'apprendimento di questa lingua, capendo ed anticipando quelli che possono essere gli ostacoli durante lo studio, e proprio perché affrontate da lei stessa nel proprio percorso formativo.