COSA FARE

Ci sono delle persone che riescono a lanciarsi in una conversazione in lingua straniera avendo a disposizione poche parole, ma ugualmente, con tantissima sicurezza e addirittura, con una gestualità davvero disinvolta. Insomma, riescono a parlare in inglese senza paure ne ansie.
Per molti di noi invece, e parliamo di un 45% degli studenti, lo spirito con cui si affronta queste prime conversazioni possono ribellarsi, a dir poco, impacciate.
La buona notizia è che c’è sempre una speranza per tutti… anche per noi!
Se consideri di appartenere a quel 45%, ecco a te qualche suggerimento per aiutarti a superare la paura di parlare in inglese in pubblico.
Sappiamo oramai tutti che Il timore di parlare in inglese come seconda lingua è legata alla preoccupazione di essere giudicati negativamente nel caso di errori e dalle ansie che ne derivano. Come mettere freno a tutto ciò?
Innanzitutto, rilassati! Fai un respiro profondo, magari più di uno, e mentre lo fai ricorda queste cose:
- Giacché come si sul dire, la perfezione non appartiene a questo mondo, la persona che si trova davanti a te, a meno che non abbia un super potere, commette degli errori quanto o più di te.
- Anche se madrelingua, proprio come noi con la nostra di lingua, sbaglierà sicuramente qualcosa nel parlato: la coniugazione di un verbo, un tempo verbale… un congiuntivo…
- La maggior parte di loro, sa solo la propria lingua, l’inglese, ed almeno che non sorga qualche necessità lavorativa specifica, i native speakers, non hanno neanche bisogno di impararne altre: sapendo l’inglese se la cavano ovunque!
Detto ciò, partiamo con i consigli del giorno che ti permetteranno di parlare in inglese in maniera disinvolta.
le tattiche per parlare in inglese senza paure
Avevo già affrontato in parte questo argomento in questo articolo, ma ho pensato di approfondire e di prenderlo come tema centrale.
- Practice makes perfect!
Se tanto mi da tanto, affrontare una situazione adeguatamente preparati, ci da quel senso di sicurezza in più capace di allontanare ansietà ed impaccio. Perciò, anche se può sembrare un pò banale, la chiave per acquisire una certa fluenza quando dobbiamo parlare in inglese, sta proprio nell’esercitazione.
Lanciati dunque all’ascolto assiduo di canzoni, podcasts, audiolibri; guarda serie tv, film, videos su Youtube, tutto in lingua madre. Parti da cose semplici per arrivare a quelle più difficili (perciò non partire ascoltando una intervista ad Adele! ☻ ), e nello scegliere cosa nello specifico ascoltare o vedere, scegli argomenti che ti piacciono, che ti interessano, questo ti aiuterà a mantenere quella costanza nella pratica necessarie per familiarizzare con suoni, parole, espressioni e costruzioni tipiche inglesi ed assimilarli in maniera quasi automatica.
Più tempo dedicherai a questa pratica, maggiore saranno i frutti che raccoglierai, ma se non hai molto tempo a disposizione durante le tue giornate da dedicare all’inglese, don’t worry! Non importa quanto tempo dedicherai ad ogni “seduta”, anche una sola mezz’ora più basterà ad aiutarti a parlare in inglese meglio, purché questo esercizio sia costante, quotidiano. Ascolta un podcast durante il tragitto di ritorno a casa dal lavoro o da scuola, o ascolta un audiolibro mentre fai i mestieri di casa o fai la tua corsa giornaliera, ottimizza i tuoi tempi e ricorda che ogni momento è buono per praticare l’inglese.
Non arrenderti se non vedi i risultati da subito! Il miglioramento sarà percettibile andando avanti con tanta pratica. Infatti te ne accorgerai di essere più fluido e spontaneo mano a mano che ti eserciterai. So, keep it going with the practice!
2. Non sminuire le tue capacità
È assolutamente sconsigliabile fare paragoni, guardare quanto bene o male sono capaci di parlare in inglese gli altri con rispetto a te. Ognuno ha i propri tempi e modi per imparare ed assimilare certi concetti. Concentrati su di te e pensa solo a come fare per riuscire ad esercitarti di piu.
3. Talk to yourself
Sarà capitato anche a te qualche volta, proprio come a me, di ritrovarti a parlare da solo. Avere delle piccole discussioni immaginarie, rispondere a domande di colloqui per lavori, rimanere coinvolti in conversazioni con qualche sconosciuto sul treno. Nel mio piccolo ogni tanto parlo in tv su quel fantastico romanzo che non ho mai scritto e partecipo a quel talent show dove non solo canto a meraviglia sbalordendo il pubblico e giudici (eh, sì, adoro cantare! ☻ ), ma vengo anche intervistata ed io parlo della mia vita, i miei interessi e racconto il perché mia piaccia cantare cosi tanto. Anche in inglese. A me piace pensare che non ci sia nulla di strano… è solo la mente che vaga. Right? Mi piace credere che non solo non ci sia nulla di strano, ma che il dialogo interiore sia effettivamente utile. Che sto praticando l’inglese e sto migliorando.
Infatti parlare in inglese con se stessi è un esercizio potenzialmente utile: Puoi parlare da solo ovunque: sotto la doccia, mentre lavi i piatti, sull’autobus (se non ti disturbano gli sguardi strani)… praticamente ovunque tu abbia un minuto per te stesso. Puoi parlare di tutto quello che vuoi con chi vuoi. È anche gratis! Infatti puoi farlo senza il costo di scuole o insegnanti costosi. E puoi soprattutto farlo senza sentirti in imbarazzo. Beh, purché non parli ad alta voce in un luogo pubblico vicino ad altre persone. Non c’è paura, non c’è l’ansia di prestazione. Dunque, perché non farlo?
Perciò d’ora in poi quando avrai qualche minuto da dedicare a te stesso oppure mentre sei intento a fare qualcosa che non impegni la tua me te in ragionamenti complicati, immagina, per esempio, di essere in un ristorante e di ordinare del cibo. Puoi interpretare entrambe le parti: l’ospite e il cameriere. Potresti immaginare di andare in quel negozio di abiti firmati e di finalmente comprare quell’abito da sogno che vedi in vetrina tutti i giorni tornando dal lavoro. Magari dopo averne provato un altro centinaio.
Se sei accorto di idee o scene da immaginare, un’altra cosa che potresti fare, è descrivere in dettaglio cosa stai facendo in quel momento:
“Now I’m watering my herb garden. Here’s the rosemary, here are the chives, and here is the basil.” (= Ora sto annaffiando il mio orto. Ecco il rosmarino, ecco l’erba cipollina ed ecco il basilico).
Oppure potresti riassumere l’ultimo episodio della tua serie preferita o la trama di quel film cosi acclamato e che tu hai già visto, e magari, già che ci sei, aggiungere qualche nota personale parlando di cosa hai provato o pensato dopo averlo visto.
Non importa se certe parole inizialmente non ti vengono, arriveranno con il tempo. Tuttavia se proprio non le sai dire in inglese, c’è sempre il buono e caro dizionario che ti toglierà dall’imbarazzo… attenzione, ho detto dizionario, no traduttore automatico!
4. Non essere troppo severo con te stesso
Non pretendere da te di essere in grado, da subito, di avere la stessa pronuncia di un native speaker o peggio ancora di saper riprodurre il loro accento. La fonetica inglese è fondamentale perciò anche la pronuncia di ogni singola parola ma non confondere quello che è la giusta pronuncia di una parola con l’accento, l’intonazione che si applica su quella pronuncia. Sul mio libro “English drives me nut!” parlo proprio della fonetica e dell’accento, delle differenze tra i due. Illustro come pronunciare ogni singolo simbolo fonetico dell’alfabeto inglese IPA. Ti invito dunque ad approfondire l’argomento leggendo il libro disponibile su amazon.it sia in formato cartaceo che in ebook. Sul mio canale Youtube “Inglese con CORSILING” trovi Il booktrailer nel quale viene descritto nel dettaglio tutto quello che contiene il libro. Ti lascio qui il direct link perche tu lo possa vedere in tranquillità: https://youtu.be/bBODRkyPzV4?si=XtBqHmShDTiCalbt
Considera comunque che soprattutto all’inizio la cosa più importante sarà acquisire una dimestichezza tale che ti permetta di capire e di farti capire in una conversazione. Hai mai visto iniziare a costruire una casa dal tetto? Perciò l’accento verrà dopo e comunque non dimenticare mai che il tuo accento italiano ti farà apparire perfino affascinante agli occhi dei madrelingua inglesi.
Incomincia a parlare ad alta voce praticando lo shadowing, per esempio. Per farlo, basta ascoltare qualcuno che parla inglese, preferibilmente un madrelingua inglese. Quindi ripeti quello che stanno dicendo mentre parlano in modo da sembrare quasi un’eco. Parte del motivo per cui è così eccezionale è che ti aiuta con gli aspetti fisici della fluidità, allenando la bocca e gli organi vocali a produrre suoni inglesi. Inoltre, non dovrai pensare ad errori di vocabolario o grammaticali perché stai imitando esattamente ciò che senti. Potresti iniziare da qualcosa di semplice come i video dedicati a questa pratica disponibili su Youtube per poi passare a films o serie tv sulla tua piattaforma preferita. Così facendo potrai prendere dimestichezza con lo shadowing gradualmente, capire come funziona per poi alzare il tiro e potrai inoltre fermare il video per andare a riprodurre la stessa frase tutte le volte che ne avrai bisogno.
Altre tecniche per parlare ad alta voce rimangono sempre la letture e cantare. Leggere è uno dei modi migliori per ricevere input in inglese e puoi trasformarlo in un’attività orale semplicemente leggendo ad alta voce.
Se parliamo di cantare, la musica può essere un ottimo modo per imparare l’inglese. La maggior parte di noi ama la musica e ci sono così tanti artisti che cantano in inglese che potresti esplorarli all’infinito. Cantare ad alta voce è un ottimo modo per godersi la musica mentre si pratica l’inglese. Per esercitarti ulteriormente, potresti cantare mentre leggi il testo della canzone.
Arrivati a questo punto, un ulteriore step per perfezionare il tuo parlato, potrebbe essere quello di registrarti mentre parli. Registrarsi aiuta a identificare i propri errori; è molto più facile identificarli quando ascolti te stesso rispetto a quando parli normalmente. Inoltre, registrare se stessi mentre si parla, è un ottimo modo per misurare i propri progressi in inglese. Dopo alcuni mesi, ti ascolterai e vedrai quanto sei migliorato.
5. Sbagliando se impara
Niente di più vero! Gli errori sono decisamente preziosi se li utilizzi per capire cosa ti risulta più difficile e come puoi migliorare.
Il noto attore americano The Rock disse: ≪Le zone di comfort sono dei posti stupendi. Ma niente cresce in quei territori.≫ Questa frase per incitarti a buttarti nella mischia. Esci dalla tua comfort zone e senza pensarci troppo, lasciati andare!
Considera che sbagliare è normalissimo e capita a tutti qualsiasi sia il livello di conoscenza o il grado di preparazione: una parola detta al posto di un’altra, un termine che conoscevi bene ma che in quel momento non arriva… don’t panic! Respira profondo, cerca di capire come potresti dire lo stesso concetto con altre parole senza cadere nel tradurre letteralmente i tuoi pensieri dall’italiano all’inglese. Impara bene quelli che sono considerati i vocaboli essenziali, verbi e parole livello “elementare” che si usano nelle conversazioni quotidiani su vari argomenti come il lavoro, la scuola, il tempo libero e via scorrendo, e costruisci qualche frase di sopravvivenza, semplici ma pur sempre utili, da tirare fuori come scialuppa di salvataggio in quelle occasioni.
Oppure, più semplicemente, se hai dubbi, se non sai o non ti ricordi come si dice qualcosa chiedi aiuto. Le persone che hai di fronte capiranno la tua situazione senza problemi e, senza giudicarti di certo per questo, ti aiuteranno a esprimerti meglio.
Ricorda sempre, non importerà a nessuno se sbagli, nessuno è perfetto! Piuttosto fa tesoro di quel tuo errore, concentrati e cerca con calma quella che sarebbe stata l’espressione giusta. Vedrai che la prossima volta non sbaglierai!
Ora tocca a te sperimentare e portare a termine questi suggerimenti che sono certa ti aiuteranno a migliorare il tuo inglese, imparando perfino a pensare in inglese. Se però, arrivato il momento di dover intraprendere una conversazione in inglese, sentirai ancora la tua timidezza e paura prendere il sopravvento, allora fa così:
Immagina di vedere la persona con cui stai parlando in atteggiamento imbarazzante, fabbrica nella tua mente dai piccoli dettagli alle cose più evidenti, che so: immagina abbia la patta aperta, le ciabatte al posto delle scarpe, o una scarpa di un tipo ed una di un altra. Un calzino di un color diverso dall’altro, un simpatico resto di spuntino tra i denti tanto da farti pensare di avere una piantagione intera tra un incisivo e l’altro. Un eyeliner sbaffato, un pantalone scucito sul di dietro o del muco che fuoriuscendo dalle narici, ci saluta timidamente… Nella maggior parte dei casi, ti ritroverai a sorridere, se non proprio ridere ed il senso è proprio questo! Farti sorridere, rilassare è il primo scopo; il secondo, e forse più utile, è quello di aiutarti a ricordare in quel momento di non vedere quella persona davanti a te come la perfezione personificata o migliore di te, questo farà crescere la tua autostima e sicurezza in te stesso. Tienilo a mente la prossima volta che ti troverai a parlare con qualcuno!